il mondo della radio




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 Parliamo della radio 

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È uno strumento di comunicazione semplice e affidabile; nelle calamità naturali la storia insegna che i classici mezzi di comunicazione, come i cellulari e internet, vanno in tilt. Con la radio questo non accade, perché le comunicazioni si svolgono da radio a radio in isofrequenza (diretta), oppure mediante il collegamento ad un ponte radio che ritrasmette il segnale con una copertura maggiore; è una tecnologia che non dipende dal ripetitore. Le comunicazioni radio sono possibili anche in caso di blackout, gli apparati e il ponte radio, sono dotati di batteria e/o gruppi elettrogeni che permettono una lunga autonomia, ed a differenza della rete telefonica

non richiede tanta energia per funzionare.
In situazioni di emergenza è uno strumento fondamentale e che non deve mai mancare nell'equipaggiamento.
L’uso di questo strumento è facilissimo e comodo, infatti per parlare basta tenere premuto un pulsante (PTT) e tutte le persone sintonizzare sulla stessa frequenza riusciranno ad ascoltare il messaggio.

Il nostro gruppo dispone di vari apparati radio per svolgere svariate attività, abbiamo anche un ponte radio in banda VHF sulle alture delle montagne in Prov. di (VV) che ci permette di comunicare tra membri della stessa squadra, tra diverse squadre e con le altri sedi presenziati durante l' emergenza e la maggior parte delle attività di  Volontariato  senza occupare i canali istituzionali.
Attraverso le "chiamate selettive", è possibile usare la radio anche come cercapersone facendola squillare o mandando un messaggio di testo (chiamata di stato).



Trasmissioni di Emergency ITU


TRASMISSIONI RADIOAMATORIALI PREVISTE DALLA ITU

1. Generalità

Le trasmissioni radioamatoriali sono un servizio di comunicazione previsto dalla I.T.U. (International Telecommunications Union). Nell’ambito di questi servizi, il traffico, in caso di emergenza, ha una priorità assoluta rispetto alle normali trasmissioni. Una operazione di emergenza richiede un efficiente controllo del traffico. Poichè L’efficienza di una comunicazione non è così evidente nel servizio radioamatoriale, ogni operatore  deve avere la miglior preparazione possibile per pensare e reagire al meglio.

2. Misure in caso di emergenza: 

se si ascolta la parola  “emergency”, “welfare traffic” o l’abbreviazione QUF, occorre interrompere le trasmissioni ed ascoltare. Se si riceve tale traffico, occorre restare  in attesa, effettuare  il monitoraggio sulla frequenza e scrivere tutto quello che si ascolta. Non abbandonare la frequenza fino a quando non si è sicuri sia di non poter essere d’aiuto e sia che la stazione chiamante stia ricevendo aiuto. Non trasmettere prima di non avere la  sicurezza  che si possa  essere d’aiuto. Seguire  le istruzioni che la  “stazione di controllo del traffico”, se esiste, sta inviando. Il traffico è controllato dalla stazione che opera in emergenza o dalla stazione da questa incaricata. Usare  messaggi brevi e non trasmettere informazioni inutili. In caso di interferenze da parte di altre stazioni, la stazione di controllo del traffico in emergenza o, le stazioni da questa incaricate, dovranno trasmettere la parola “emergency”, “welfare traffic”, “stop sending” o QUF alle stazioni interferenti. Occorre acquisire le informazioni usando questo schema:

quando, data, orario, frequenza, dove, luogo dell’emergenza, cosa è successo, cosa c’è da fare, come possiamo essere d’aiuto, capire chi è capace di dare un aiuto.

3. Limiti della comunicazione:

quelle radioamatoriali, possono essere, in caso di emergenza, l’ultima possibilità per  comunicare, limitatevi a queste. Lasciare i consigli e la pianificazione degli aiuti alle persone ed istituzioni che gestiscono l'emergenza.

4. Tipi di messaggio:

stabilire il contatto con le persone e le organizzazioni delegate all’ emergenza o alle attività di soccorso ed aiutarle  a gestire le loro comunicazioni. Le comunicazioni sono molto più efficenti se il messaggio raggiunge la sua destinazione scritto esattamente come è stato originato. Quindi, ogni responsabile che invia un messaggio, deve scriverlo (tipo telegramma) con indirizzo del destinatario e firma del mittente.